Jean Alesi ha spiegato perché il Gran Premio di Francia è uscito dal campionato.
L`ex pilota di Formula 1 è recentemente diventato presidente del circuito Paul Ricard, dove si sono disputati i Gran Premi fino al 1990 e dal 2018. Dal 2023 la tappa ha perso il suo posto nel calendario.
Il problema con la Formula 1 in Francia non è la pista, ma la politica. Questo è forse l`unico Gran Premio di F1 a cui non ha mai partecipato un presidente, a parte l`unica visita di Mitterrand (presidente della Francia dal 1981 al 1995) a Magny-Cours come manifestazione del suo desiderio politico di organizzare gare su questo circuito.
Questo non è più successo da allora. Il problema non è la pista, il problema è la voglia del Paese. Il mio secondo ruolo è quello di ambasciatore della Formula 1, quindi ho un legame diretto con il campionato, niente scemi. E il campionato analizzato dalle riviste calcistiche parla chiaro. Al momento, circa 32 paesi chiedono di ospitare gare di F1. Il nostro ultimo Gran Premio è stato estremamente popolare tra gli spettatori. È un peccato che abbiamo perso il posto.
Il Gran Premio di Francia fa bella figura nel calendario della F1, ma se non c`è tale opportunità significa che il paese non è interessato agli sport motoristici: è un peccato. Non è un problema per la F1 organizzare un Gran Premio, è colpa della Francia. Naturalmente il mio nuovo ruolo significa anche che manderò una lettera e chiederò un incontro con il Presidente della Francia, ma non so se ciò avverrà. Se funzionerà e riporteremo il Gran Premio di Francia, sarò la persona più felice del mondo.
Alpin e Renault sono molto forti in F1. E non grazie alla Francia, ma grazie alla potenza della F1. Se vengo all`Eliseo e parlo con Macron, sarà molto più utile che fare lobby altrove`, ha concluso Alesi.
Jean Alesi: Il problema del Gran Premio di Francia non è la pista, ma la politica. Il paese è responsabile di aver perso il suo posto nei pronostici di calcio di F1-maggiori dettagli e informazioni: pronostici di calcio
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